In occasione del centenario della nascita di Ugo Betti, il premio, su saggia decisione dell’Assessore alla cultura prof. Enzo Fanelli, ritorna al teatro. La giuria, presieduta dal prof. Leone Piccioni, purtroppo, non assegna il primo premio in quanto le opere concorrenti erano poche e giudicate di mediocre qualità.
L’impegno degli organizzatori, tra i quali alcuni professori dell’Università di Macerata, è stato massimo ma il Premio non poteva andare diversamente. Dopo un così lungo silenzio era difficile richiamare l’attenzione e riconquistare subito credibilità e fiducia da parte degli autori. Il disorientamento, creato dalle continue variazioni e dal mancato rispetto della scadenza biennale, era troppo diffuso. Comunque agli organizzatori va riconosciuto il merito di aver restituito al Premio il significato per cui era nato e di averlo ricondotto sulle linee tracciate, con successo, da Apollonio nel corso delle prime edizioni. Il programma del centenario ha proposto importanti celebrazioni, alcune delle quali organizzate, come già ricordato, con la collaborazione degli Atenei di Macerata e di Camerino. Lo straordinario convegno “Ugo Betti letterato e drammaturgo”, apertosi, il 5 giugno 1992, a Macerata nell’Aula Magna dell’Università e proseguito a Camerino, nei giorni 6 e 7 giugno, ha registrato l’intervento di quindici relatori le cui relazioni, raccolte e curate dal Prof. Alfredo Luzi, sono state pubblicate con lo stesso titolo del convegno.
Le celebrazioni si sono concluse con la proiezione del film “Woman in the wind”, tratto da “Delitto all’isola delle capre” e con la messinscena de “Il vento notturno” da parte della Compagnia “O. Calabresi” di Macerata nel teatro “Lauro Rossi” della stessa città. Con tale spettacolo la Compagnia Calabresi ha conquistato il premio SIAE .