Con atto del Sindaco n. 4 del 30/06/2023 sono stati nominati quali componenti del Centro studi teatrali e letterari “Ugo Betti” i seguenti nominativi: Prof.ssa Carla Carotenuto, Prof.ssa Angela Amici, Dott.ssa Sonia Cavirani e Prof. Francesco Rosati al quale è stato affidato l’incarico di Direttore tecnico-scientifico. Segretaria la dipendente Dott.ssa Donatella Pazzelli.
La giunta comunale con Deliberazione n. 183 del 20/09/2023 ha approvato il bando della XIX edizione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia e il bando del Premio Ugo Betti per i giovani anno 2024.
Il Premio Ugo Betti per la drammaturgia è riservato a opere teatrali in lingua italiana di autori italiani o stranieri viventi. Le opere partecipanti dovranno essere improntate al tema della “memoria”, così ricorrente nella poetica di Betti, intesa come luogo dei sentimenti familiari, degli amori, della nostalgia e del ritorno, del silenzio e dell’ascolto, ma anche dello scorrere inesorabile del tempo che prelude alla morte.
Nell’ora dei rondoni,
una sonora porta sbatte, s’avviano solitari passi
nella via cheta,
Va il passeggero e ancora
gli parla e l’inquieta
la voce dei familiari.
Ugo Betti, La passeggiata della sera, in Ultime liriche (1938-53).
“E la poesia, mai da considerare come attività “minore” o transeunte ha di fatto alimentato anche le altre esperienze letterarie del Betti, se è vero, com’è vero, che questa non solo restò un costante mezzo espressivo e creativo, ma è proprio grazie ad essa che vengono suggestivamente illuminati i più nascosti recessi della sua drammaturgia”.
(Luigi Fontanella, Introduzione, a Ugo Betti, Il filo verde, Mierma, Camerino – Pieve Torina 1993, p. 13)
La giuria è composta da: Marco De Marinis, già ordinario di Discipline teatrali nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna (presidente); Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Macerata; Gilberto Santini, presidente dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali); Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi; Massimo Marino, saggista, storico, giornalista e critico teatrale. Segretaria Donatella Pazzelli.
Alla scadenza, fissata per il 29 marzo 2024, sono pervenute 22 opere.
La cerimonia di premiazione si svolgere sabato 8 giugno 2024 nell’Auditorium Bocelli dell’Accademia della musica.
Vincitore: Fabio Pisano con l’opera “Il numero esatto”.
Il numero esatto è una sorta di viaggio di Alice (questo il nome, ovviamente non casuale, della protagonista) nel mistero via via più fitto della propria nascita. Cammino segnato dalla dolente impossibilità di dire “chi si è”, perché – sono sue parole – “s’è aperta una voragine io ora sono dentro un pozzo al buio”. Un quartetto di donne si divide la responsabilità della sua maternità: una prima madre, una gestante, una tata e una seconda madre. Quasi ci si perde a seguire questa catena di madri che non lo sono mai fino in fondo, ognuna in qualche modo “sbagliata”, “non giusta”, come recita il testo. In particolare, e anche questo non è casuale, l’unica madre biologica (la “proprietaria degli ovuli”, come viene definita), che appare anche come quella più sprovvista del cosiddetto “istinto materno”. Di pagina in pagina il testo fa deflagrare ogni idea consolatoria della maternità in un confronto feroce col reale, “perché è solo un mito che le madri debbano qualcosa alle loro figlie”.
Il numero esatto può essere letto anche come una metafora, nei suoi chiaroscuri, nel suo variare senza soluzione di continuità dal personale all’universale, a partire dalla collocazione geografica di gestazione e nascita della protagonista, divisa tra l’Ucraina, ancora in fiamme dopo vent’anni per l’attacco russo, e la Russia da cui proviene la tata, e di cui si cita en passant anche “l’ultimo zar”.
Un viaggio che è al tempo stesso un’indagine acuminata e dolente sulla femminilità, mutuando innanzitutto da Caryl Churchill – autrice inglese di culto a cui il testo è espressamente dedicato – forme e ritmi del linguaggio, nervoso e frammentato. Un linguaggio capace di aderire alla realtà in maniera nitida, dando vita ad un affresco che i personaggi vanno componendo negli accaniti e serrati confronti a due che danno forma al testo. Un testo scritto con mano quasi sempre sicura, ad alta vocazione scenica, il cui approdo in palcoscenico – che ci si augura prossimo e felice – sicuramente aiuterà a renderlo ancora più asciutto e affilato.
Premio in denaro € 3.000,00 e pubblicazione dell’opera nella collana teatrale bettiana edita da Bulzoni
La cerimonia ha vissuto l’apertura dedicata ai saluti istituzionali di Roberto Lucarelli, sindaco di Camerino, Graziano Leoni, rettore Unicam, Antonella Nalli, assessore alla Cultura, e Francesco Rosati, direttore tecnico-scientifico del Centro studi teatrali e letterari Ugo Betti. Spazio poi a “Tempo e memoria in Ugo Betti”, relazione a cura di Carla Carotenuto, docente di Letteratura italiana contemporanea Unimc, all’interpretazione di Ugo Betti da parte di Massimo Raiconi mentre Luca Giarritta ha eseguito musiche di Chopin, Liszt e Schumann. Poi il momento della premiazione, introdotto da Marco De Marinis e lettura di un brano del testo vincitore.

foto di gruppo

Fabio Pisano

Roberto Lucarelli, sindaco di Camerino

Carla Carotenuto

Graziano Leoni, rettore Unicam

Francesco Rosati e Antonella Nalli

Marco De Marinis e Fabio Pisano
La giunta comunale con Deliberazione n. 183 del 20/09/2023 ha approvato il bando della XIX edizione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia e il bando del Premio Ugo Betti per i giovani anno 2024.
Il Premio Ugo Betti per i giovani è rivolto agli studenti con il seguente tema:
• Il paesaggio – Scuole Primarie della Regione Marche lavoro di gruppo
• La guerra – Scuole Secondarie di I grado della Regione Marche lavoro di gruppo
• La giustizia – Scuole Secondarie di II grado della Regione Marche lavoro individuale
• Colpa/Pietà – Università degli Studi e Accademia di Belle Arti della Regione Marche lavoro individuale
La giuria è composta da Massimo Fabrizi (presidente), Paola Porfiri, Giuseppina Santancini e Paolo Verdarelli.
Alla scadenza, fissata per il 16 febbraio 2024, sono pervenute 85 lavori:
a. Scuola primaria della provincia di Macerata – 3 opere
b. Scuola secondaria di I grado della provincia di Macerata – 35 opere
c. Scuola secondaria di II grado della provincia di Macerata – 47 opere
d. Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Macerata, Accademia di Belle Arti di Macerata – 0 opere
La cerimonia di premiazione si tiene nell’Aula magna del polo scolastico provinciale di Camerino:
IL PAESAGGIO (Scuola primaria – lavori di gruppo)
VINCITORE
“NINNA NANNA PER FALERONE” – III A Scuola primaria Falerone Capoluogo
Istituto comprensivo Falerone FM
“Ninna Nanna per Falerone” – Scuola Primaria Falerone Capoluogo FM
Elaborato poetico che ha quale oggetto il paese di Falerone e in cui si fa riferimento all’antico abitato di Falerio, distrutto forse nel X sec. e abbandonato dagli abitanti che ripararono sul vicino poggio. Questa piacevole Ninna Nanna restituisce l’immagine trasognata e presepiale del borgo immerso in una dimensione quasi atemporale.
LA GUERRA (Scuola secondaria di I grado – lavori di gruppo)
“CONSIDERAZIONI” – classe III D Scuola secondaria di I grado
Istituto Comprensivo Statale “D. Alighieri” Pesaro
Elaborato multimediale da cui risalta la buona fattezza del montaggio ed in cui alle immagini contemporanee della guerra e della devastazione operata dalla follia del genere umano, fa da contrappunto il canto rap degli studenti che si chiedono, amleticamente, come sia ancora possibile la speranza in un mondo senza Pace.
SEGNALAZIONE
“LA GUERRA” – classe III A Scuola secondaria di I grado “Boccati”
Istituto comprensivo “Ugo Betti” Camerino
LA GIUSTIZIA (Scuola secondaria di II grado – lavori individuali)
VINCITORE EX AEQUO
“INQUIETE MORALITÀ” – EMMA PETTINARI – classe III E
Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” Macerata
Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” Macerata
L’autrice del brano analizza il tema della giustizia affrontato da Betti nella Prefazione dell’opera La padrona stigmatizzando la soggettività del concetto di giustizia negli individui, mai buoni o malvagi per natura, semmai influenzati, anche se non in via del tutto esclusiva, dall’ambiente in cui vivono. Attraverso una esposizione fluida e chiara, giunge alla definizione della giustizia quale etica comportamentale da diffondere socialmente facendo leva sul valore educativo dell’esempio e del raziocinio.
VINCITORE EX AEQUO
“GIUSTIZIA TUTELA DI UN’ARMONIA” – ALICE BARBIERE – classe III E
Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” Macerata
Ansia vs. pace, inquietudine vs. armonia sono i concetti cardine fra i quali si snoda il ragionamento in questo testo che prende in esame la natura umana inquieta e la necessità di un ordine che la giustizia e le norme possono e debbono costituire. Ma la giustizia deve essere riparativa, per cui la funzione etica della legge ha il compito di educare, educĕre, cioè “trarre fuori”, nel significato latino del termine, la riflessione morale nell’individuo che ha errato al fine di accompagnarlo alla riconquista della pace sociale.
SEGNALAZIONE
“LA VITA COME INIQUITÀ E GLI ESSERI UMANI COME ESSERI PENSANTI” – GIORGIA CETORETTA – classe IV A Scienze Umane
I.I.S “Costanza Varano Camerino”
SEGNALAZIONE
“INTERVISTA IMMAGINARIA A UGO BETTI” SOFIA SCORCELLA – classe IV B Scienze Umane
I.I.S “Costanza Varano Camerino”
Il premio
- I Edizione (1963)
- II Edizione (1965)
- III Edizione (1967)
- VII Edizione (1988)
- VIII Edizione (1992)
- IX Edizione (1995)
- X Edizione (1997)
- XI Edizione (1999)
- XII Edizione (2001)
- XIII Edizione (2003)
- XIV Edizione (2005)
- XV Edizione (2008)
- XVI Edizione (2016)
- XVII Edizione (2018)
- XVIII Edizione (2022)
- XIX Edizione (2024)